Il modello “babyplast” si basa su un sistema modulare dal quale è possibile generare tre tipologie di macchine autosufficienti.
- Macchina per stampaggio a iniezione orizzontale
- Macchina per stampaggio a iniezione verticale
- Unità di iniezione autonoma
L’unità di iniezione costituisce il cuore delle macchine e, insieme ai componenti di controllo, idraulici e strutturali, viene utilizzata in tutti e tre i tipi di macchine indipendenti. Sono disponibili numerose opzioni e accessori per soddisfare le esigenze specifiche del cliente e del processo, consentendo di personalizzare le macchine per creare sistemi di produzione completi.
La tecnologia “babyplast” ha tre sostanziali differenze rispetto alla concorrenza:
- Pistone di plastificazione
- Valvola di ritegno a sfera
- Pistone di iniezione
Le unità di plastificazione e iniezione babyplast sono unità di iniezione a pistone a due stadi e non necessitano di vite. Anche se, per ragioni commerciali, è disponibile anche l’unità di plastificazione a vite.
Pistone di plastificazione: Il pistone di plastificazione, disposto ad un angolo di 45°, liquefa il granulato plastico quasi esclusivamente tramite conduzione di calore e senza attrito. Si tratta di un metodo di fusione particolarmente delicato, soprattutto per polimeri termosensibili con una finestra di lavorazione ristretta e tipologie con riempitivi sensibili al taglio, come le fibre di vetro. Grazie al trasporto forzato tramite il pistone di plastificazione, sia i granuli standard che le materie prime in polvere o in scaglie possono essere aspirati in modo sicuro e fusi in modo omogeneo.
Valvola di ritegno a sfera: Tra il cilindro di plastificazione e quello di iniezione è installata una valvola di ritegno a sfera semplice ma estremamente efficiente. La valvola funziona come segue: durante la fase di plastificazione, la sfera funziona come un filtro che lascia colare il materiale liquefatto, durante il processo di iniezione, la pressione nel materiale fuso aumenta e la valvola a sfera si chiude. In questo modo si garantisce che il pistone di plastificazione e il pistone di iniezione siano separati ermeticamente l’uno dall’altro. Il processo di chiusura è sicuro, riproducibile e con perdite minime, anche nelle applicazioni più impegnative e con i volumi di spostamento più piccoli.
Pistone di iniezione: Il pistone di iniezione orizzontale è collegato a un sistema di misurazione della posizione. Il materiale fuso che scorre durante la plastificazione sposta il pistone di iniezione fino al raggiungimento della corsa di dosaggio impostata. La plastificazione è quindi completata e inizia il processo di iniezione. Il profilo di iniezione può essere regolato nelle fasi di pressione di iniezione e di mantenimento.
Per pesi di iniezione fino a circa 15 g, questo tipo di plastificazione e iniezione a pistone è nettamente superiore alla classica plastificazione e iniezione a vite, sia dal punto di vista tecnico che economico.
- La progettazione semplice e robusta riduce notevolmente i costi di investimento e di assistenza.
- La gestione durante il processo e la manutenzione risultano particolarmente semplici e agevoli.
- Anche con i volumi di corsa più piccoli, l’elevata risoluzione del percorso del processo di iniezione, in combinazione con la valvola di ritegno a sfera con chiusura precisa, consente un processo di stampaggio a iniezione sicuro e riproducibile.
- Il breve tempo di residenza e il basso attrito garantiscono una plastificazione delicata e consentono la produzione di parti stampate, anche le più piccole e complesse a partire da composti di stampaggio termosensibili.
Nelle tre zone dell’unità pistone devono essere temprati solo circa 7 kg di acciaio. Rispetto a un cilindro a vite da 14 mm, si tratta di circa il 25 percento del sistema, il che riduce notevolmente l’energia necessaria per il riscaldamento e la tempra. Il consumo energetico specifico di un impianto di produzione completo, compresi tutti i dispositivi periferici, è solitamente di soli 0,2 kWh/kg. Un bilancio di CO2 esemplare!